L’albero di Natale
Lโalbero di Natale prende origini dalla tradizione pagana dei paesi nordici. Durante le celebrazioni relative al solstizio dโinverno, i celti avevano lโabitudine di decorare alcuni alberi sempreverdi. Li credevano simboli di vita che dura per sempre perchรฉ rimanevano verdi anche dโinverno.

Lโabete rappresentava la vita e la rinascita e proprio durante il solstizio dโinverno (per convenzione 21 dicembre), i druidi (sacerdoti del popolo celtico) festeggiavano il sole, che in qualche modo โrinascevaโ perchรฉ le giornate iniziavano ad allungarsi e lasciavano presagire il ritorno della primavera, e quindi della vita. In realtร tale valenza simbolica, oltre che ai celti, era comune a tante religioni e culture del mondo antico e medievale e probabilmente in seguito venne assimilata dal Cattolicesimo.
Molto, molto tempo faโฆ
- Su una tavoletta babilonese (1850 a.C.) ritrovata รจ raffigurato un albero stilizzato, ai cui rami sono appese delle losanghe che raffigurano gli astri, mentre alla sommitร รจ raffigurato il sole che domina. Questo รจ ad oggi il piรน antico โalbero di Nataleโ finora rinvenuto (il Dio Sole Samash era festeggiato il 25 dicembre). I babilonesi usavano anche decorare lโalbero appendendovi diverse varietร di frutti.
- Nellโantico Egitto, durante il culto del sole, si addobbava una piramide. Tradizione poi ripresa anche da altri popoli che ovviamente sostituirono ciรฒ che non avevano con quanto disponibile, dalla piramide allโabete.
- I romani durante le calende di gennaio usavano decorare le proprie case con rami di pino che addobbavano con foglie di edera e alloro.
- I vichinghi dellโestremo nord Europa credevano che lโabete rosso fosse in grado di esprimere poteri magici, poichรฉ non perdeva le foglie nei geli invernali: alberi di abete venivano tagliati e portati in casa, decorati con frutti per ricordare la fertilitร che la primavera avrebbe riportato.
- Tra le popolazione dellโEuropa centronordica pagana, la celebrazione del solstizio poteva prevedere lโatto di bruciare un albero di pino o di abete, in una sorta di rito propiziatorio e illuminante nella notte invernale che cominciava a regredire.
- Durante il medioevo poi, i germanici celebravano il 24 dicembre โil gioco di Adamo ed Evaโ. In questa occasione piazze e chiese venivano riempite di alberi da frutto e di simboli di abbondanza, per ricreare lโimmagine del paradiso. Successivamente gli alberi da frutto vennero sostituiti dagli abeti.
L’albero di natale origini culture e significato
Lโusanza dello scambio dei doni risale allโantica Roma: i cittadini si scambiavano tra di loro miele, fichi e ramoscelli sacri, in onore di unโantica tradizione portata avanti da Romolo.
Celti, sassoni, normanni portavano alberi in casa per tener lontani gli spiriti cattivi. Come segno di venerazione verso gli alberi consacrati, gli antichi erano soliti appendere mele e altri frutti come offerte alle divinitร . Gli antichi germani appendevano anche pietre ai rami delle querce, per far tornare gli spiriti fuggiti con la caduta delle foglie. In tempi remoti, spesso gli alberi venivano addobbati con delle cialde che simboleggiavano lโeucarestia, successivamente la tradizione si รจ trasformata e i biscotti hanno preso il loro posto.

Per molto tempo, comunque, la tradizione dellโalbero di Natale fu tipica dei paesi a nord del Reno, perchรฉ i cattolici consideravano questa usanza come protestante, e solo in un secondo momento lโabitudine di addobbare un abete nelle feste cominciรฒ a scendere verso lโEuropa centrale. Infatti in Italia, la prima ad addobbare un albero di Natale fรน la regina Margherita di Savoia nella seconda metร dellโ800. Da lei la moda si diffuse rapidamente in tutto il paese.
Lโalbero nelle diverse culture
- Lโalbero rappresentato come Albero della Vita รจ presente in tantissime culture, antiche e non, oltre che in moltissimi miti e credenze ancora attuali. ร un elemento ricorrente, il cui significato รจ pressochรฉ lo stesso: la nascita (del Sole) e lโinizio della vita, un inizio che puรฒ essere metaforico o letterale.
- Nella mitologia egizia, il primo uomo e la prima donna emersero da un albero: in questo caso nellโalbero della vita erano racchiusi sia la vita che la morte.
- Nella mitologia cinese รจ presente un albero che produce frutti preziosi, che rendono chi li mangia immortale: il frutto nasce perรฒ una volta ogni 300 anni. Sempre in Cina lโalbero universale Kien Mu divide il mondo tra sopra e sotto, regno umano (inferiore) e celeste.
- Nella mitologia nordica, il frassino Yggdrasil รจ lโalbero cosmico, simbolo di unione tra cielo e terra, dalle cui foglie scende il liquido della vita e ai cui piedi si radunano gli dei per decidere le sorti degli uomini.
- Nella tradizione indiana, Asvattha rappresenta le leggi dellโuniverso. Eโ un albero rovesciato le cui radici vanno in alto e i rami in basso, e convoglia dalle nubi lโenergia sacra.
Per quanto riguarda i credenti

Per quanto riguarda i credenti che desiderano fare la volontร di Dio รจ bene notare come le origini dellโalbero di Natale siano oggetto di superstizione, usanza spiritiche e partiche negative. ร plausibile che molti siano attratti dalla bellezza del periodo, dai tanti addobbi e dalla felicitร dei bambini nel vedere tanta meraviglia. Come credenti siamo chiamati a stare attenti alle insidie del Diavolo. Siamo nel mondo ma non di questo mondo.
Rm 12:2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinchรฉ conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontร di Dio.
Gv 17:14 Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perchรฉ non sono del mondo, come neppure io sono del mondo. 15 Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.
1G 2:15 Non amate il mondo, nรฉ le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non รจ in lui,
Dietro tutto questo si nasconde un lavoro demoniaco che porta la gente ad inchinarsi davanti a tradizioni del nemico senza neanche capirlo o saperlo. Quando perรฒ, veniamo a conoscenza della veritร , siamo chiamati alla scelta. Se vogliamo seguire Dio o Satana.
Mt 6:24 Nessuno puรฒ servire a due padroni, perchรฉ o odierร l’uno e amerร l’altro; oppure sarร fedele all’uno e disprezzerร l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona.
Tutto quello che รจ tradizione pagana, che porta allโadorazione del cuore verso qualcosa รจ idolatria. Adorare vuol dire anche non riuscire a staccarsi da cose che sappiamo non siano nella volontร di Dio. Lโidolatria รจ peccato e coloro che sono idolatri nel cuore non entreranno nel regno di Dio.
Mt 6:19 ยซNon vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano, 20 anzi fatevi tesori in cielo, dove nรฉ tignola nรฉ ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano. 21 Perchรฉ dov’รจ il vostro tesoro, lร sarร anche il vostro cuore.1Cor 5:11 Ma ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare.
Ef 5:5 Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale รจ un idolatra, ha alcuna ereditร nel regno di Cristo e di Dio.
Stiamo attenti a non farci avviluppare dagli inganni di questa vita. Niente vale di piรน dellโeternitร